Le proposte visive giocano sull’essenzialità dell’equilibrio stilistico. Da un lato le semplici strutture architettoniche: le fiabesche metropoli e le piccole città, l’incertezza degli equilibri, visivi e concettuali. Dall’altra, attraverso il volo degli aquiloni, la musica del Direttore d’orchestra, il Concertino per flauto di luna nuova o “Sponsorizzato” avviene la rottura con il tradizionale strumento della percezione: gli occhi.

Meloniski devasta ogni senso del reale mettendo in gioco equilibri impossibili: Serenata per flauto;Tetti di Roma; Visione; Tra il cielo e terra e ancora “Concertino per flauto di luna nuova”. Un brillante crogiuolo di inganni, che sollevano il velo dell’apparenza nella sostanza degli oggetti, che diventa una leggera brezza verso l’etereo.